Il
gruppo è una totalità dinamica, diverso dalla semplice somma dei suoi membri, i
quali si caratterizzano nell'interdipendenza ad esso.
Il
gruppo è qualcosa di più o, per meglio dire, qualcosa di diverso dalla somma
dei suoi membri: ha struttura propria, fini peculiari, e relazioni particolari
con altri gruppi. Quel che ne costituisce l'essenza non è la somiglianza o la
dissomiglianza riscontrabile tra i suoi membri, bensì la loro interdipendenza.
Essa può definirsi come una totalità dinamica.
Ciò
significa che un cambiamento di stato di una sua parte interessa lo stato di
tutte le altre.
Kurt
Lewin può essere considerato il padre della psicologia sociale contemporanea.
Nella sua definizione il gruppo si configura come una totalità dinamica
caratterizzata da relazioni di interazione e interdipendenza tra i membri che
ne fanno parte. In tale totalità dinamica, i problemi non sarebbero
riconducibili ai problemi di ogni singolo elemento perché i bisogni del gruppo
non sono riducibili ai bisogni dei singoli.
Alcune
delle sue peculiarità sono:
Il
gruppo è una totalità percepita come tale sia dall'interno che dall'esterno.
I
membri del gruppo dipendono l'uno dall'altro e il cambiamento del singolo ha
ripercussioni sul totalità.
In
ogni gruppo è presente un continuo contrasto tra forze che spingono alla
coesione e forze che spingono verso la disintegrazione e all'uscita del singolo
dal gruppo. Nonostante la dinamicità, il gruppo tende ad un equilibrio.
Un
gruppo è perciò un insieme di individui che si trovano in diretto e immediato
rapporto, esercitano reciproche azioni di influenza e sperimentano un senso
d'appartenenza che li fa sentire parte del gruppo stesso. Si parla di gruppo
alla presenza di fattori di contiguità, somiglianza e interrelazione.
Categorizzazione e
appartenenza ai gruppi
Tra
i vari paradigmi che definiscono il gruppo, il Paradigma dei gruppi minimi
evidenzia il fatto che semplicemente imponendo agli individui una
categorizzazione sociale si creano comportamenti discriminatori da parte
dell'in-group nei confronti dell'out-group. La categorizzazione è un processo
cognitivo che divide la realtà sociale in categorie cui si appartiene e non si
appartiene, accentuando la percezione di somiglianze intra-categoriali e di
differenze inter-categoriali. La categorizzazione sociale ha un ruolo
predominante nel processo di definizione di un gruppo.
Quando
le persone si categorizzano all'interno di un determinato gruppo sentono un
sentimento di appartenenza più o meno intenso. Alcuni lavori sperimentali hanno
dimostrato che l'identificazione con un gruppo può avere forti conseguenze sul
modo di pensare e di comportarsi delle persone. In generale la ricerca ha messo
in evidenza che quanto più una persona si identifica con un particolare gruppo,
tanto più essa si comporta e pensa nei termini della propria appartenenza.
Nella
quasi totalità dei casi i membri di un gruppo sono tra loro interdipendenti nel
senso che le scelte operate da uno di essi hanno delle conseguenze e delle
ricadute su tutti gli altri, quando non addirittura sullo stesso destino del
gruppo in quanto tale. La forma più forte di interdipendenza sembra essere
rappresentata dalla interdipendenza del compito, che consiste nel condividere
scopi comuni e perseguire un unico obiettivo, per cui i risultati che ciascun
membro ottiene rivestono delle conseguenze per i risultati di tutti gli altri.
Il bisogno di identità e il
bisogno di indipendenza
Il
gruppo è costituito da una pluralità di interazione con un valore di legame. Ed
è proprio il legame che vi è tra i membri del gruppo che crea sentimenti di
appartenenza. Il senso di appartenenza svolge all'interno dell'economia di un
gruppo tre funzioni principali:
crea coesione nel gruppo
· definisce i propri confini nei confronti di
altri gruppi
· garantisce la comunicazione con l'esterno
Il
rapporto tra singolo e gruppo è caratterizzato dal legame che si instaura tra i
membri che ne fanno parte. Questo rapporto è regolato dal bisogno di identità e
dal bisogno di indipendenza. Il primo si può considerare quale profondo bisogno
dell'uomo di riconoscersi come essere unico e autonomo che ricerca propri spazi
differenziandosi dagli altri. Il secondo costituisce, al contrario, il bisogno
di sentirsi uguale agli altri, il "sentirsi parte" e quindi dipendere
da qualcun altro per l'individuazione del proprio sé. L'individuo all'interno
del gruppo ricerca la soddisfazione dei propri bisogni e le identità di gruppo
permettono di essere se stessi e differenti allo stesso tempo.
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