Il gioco è un momento importante per ogni
persona, giocavamo da piccoli per divertirci e sviluppare più velocemente le
nostre capacità, giochiamo da grandi per rilassarci e liberare la mente.
È per divertimento che molte persone
praticano il gioco d’azzardo: slot machine, gratta e vinci, poker, bingo, lotto,
scommesse sono diffusissimi intorno a noi.
Ma dietro questo tipo di gioco si nasconde
un pericolo: il rischio di una dipendenza capace di avere conseguenze negative
per chi gioca e per i suoi familiari. È come una febbre che sale rapidamente e
travolge tutto e tutti, senza controllo. Succede molto più spesso di quanto si
crede, ma è importante prendere coscienza del problema e sapere che è possibile
risolverlo.
In questo e nel post successivo troverai
informazioni utili per conoscere i rischi del gioco d’azzardo, capire che
giocatore sei o è la persona che hai a cuore, prevenire e soprattutto curare la
dipendenza. Così il gioco potrà continuare ad essere un sano divertimento, per
tutti.
Tutte le fasi di una febbre che sale.
Non c’è nulla di problematico nel gioco
d’azzardo, finché rimane un piacevole passatempo occasionale o anche abituale.
Succede, però, che la voglia di giocare si trasformi in un bisogno
irrefrenabile che procura dipendenza. Il giocatore diventa quindi patologico
trascinando sé e la propria famiglia in un vortice di problemi sempre più
grandi. Di seguito un profilo per capire il confine tra un giocatore sano e un
giocatore patologico.
L’origine. Perché si gioca d’azzardo?
Le motivazioni che spingono a provare il
gioco d’azzardo possono essere tante e diverse.
• Semplice divertimento
• Stare in compagnia
• L’eccitazione del rischio
• Sfidare la fortuna e il destino
• Dimostrare la propria bravura
• Contrastare la depressione
• Evadere dalla routine
• Sognare una vita migliore
• Vincere denaro e migliorare la propria
situazione finanziaria o, addirittura, cambiare vita.
Il contagio. Perché si continua a giocare?
Spesso, dietro la reiterazione del gioco,
ci sono situazione scatenanti.
• C’è stata una vincita importante
• Si spera di influenzare la realtà e di
vincere ancora ricorrendo al pensiero magico
• Si accumulano perdite su perdite.
La febbre. Quando il gioco d’azzardo
diventa dipendenza?
Dietro la dipendenza da gioco, ci sono
comportamenti e situazioni ricorrenti.
• Il giocatore pensa al gioco in ogni
momento della giornata, diventando nervoso, ansioso, irritabile e depresso
• Il giocatore spesso diventa
superstizioso, bugiardo e distratto
• Le perdite finanziarie diventano
consistenti e per continuare a giocare il giocatore richiede denaro in
prestito, fa ipoteche, comincia a vendere beni di famiglia
• Anche a lavoro diminuisce la resa e il
livello di attenzione
• La voglia di stare con gli altri
diminuisce sempre di più
• Le relazioni in famiglia diventano tese
• Nel giocatore si manifestano i più
consueti disturbi legati allo stress: dolori allo stomaco, ulcere, coliti,
ipertensione, malattie cardiache, insonnia, perdita dell’appetito, emicranie.
I sondaggi dimostrano che i tentativi di
suicidio tra i giocatori d’azzardo patologici sono fino a 4 volte superiori
rispetto alla media della popolazione.
Dal gioco alla dipendenza in 5 fasi.
Il percorso di un giocatore patologico
attraversa diverse fasi, di cui è importante prendere coscienza. Fondamentale è
la scelta di mettersi in gioco per uscirne vincente.
1. Fase vincente o della luna di miele.
Il primo contatto con il gioco avviene
solitamente insieme a parenti o amici semplicemente con l’obiettivo di
divertirsi. L’emozione di una grossa vincita fa dimenticare problemi e
preoccupazioni. La sensazione di vincere di frequente aumenta l’eccitazione
legata al gioco da cui consegue l’incremento del denaro scommesso e delle
giocate.
2. Fase perdente.
Il giocatore continua da solo mentre il
suo pensiero è sempre più monopolizzato dal gioco. Racconta le prime menzogne a
familiari, amici e colleghi. Comincia a contrarre debiti senza riuscire a
risanarli. Diventa sempre più
irritabile e agitato e tende a isolarsi
dagli altri. Si innesca il meccanismo della rincorsa alla perdita, quindi si
gioca sempre di più nel tentativo di recuperare il denaro perso.
3. Fase della disperazione.
Il giocatore è diventato patologico. Ha
completamente perso il controllo del suo modo di giocare. Può provare un senso
di panico e prestarsi ad azioni illegali. Le persone intorno non hanno più
fiducia in lui, non gli credono e questo lo rende ancora più aggressivo.
4. Fase della perdita della
speranza/crollo.
Il giocatore patologico è sempre più
isolato. A questo punto possono manifestarsi problemi con la giustizia, crisi
coniugali e divorzi, perdita del posto di lavoro, ricorso all’usura e, in
alcuni casi, pensieri e tentativi di suicidio.
5. Fase della risalita.
Il giocatore patologico si rende conto
della gravità della sua dipendenza e decide di chiedere aiuto.
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